vetri d'arte

Le origini della vetrata artistica - Donatella Zaccaria



MEDIOEVO


Le più antiche vetrate integre del mondo si trovano nella cattedrale di Augusta in Germania (del 1130 circa). Si tratta di cinque figure dell'antico testamento Mosè, Davide, Daniele, Osea e Giona, uniche rimaste di una serie più numerosa.
Sono opere tutt'altro che primitive, che testimoniano una perfetta maturità tecnica e la conoscenza della pittura su vetro. La medesima abilità si riscontra nell'abbazia di Tegernsee, dove fiorì un importante laboratorio di vetrate, il cui influsso si estese in tutta la Baviera, superandone i confini verso est. A partire da quest'epoca le testimonianze di vetrate romaniche (di tema religioso, dai colori chiari, a pezzi grandi) si fanno sempre più numerose.
Pur diffusa in epoca romanica, questa tecnica costruttiva e decorativa raggiunse il suo apogeo con l'architettura gotica, soprattutto a motivo dello sviluppo tecnologico in termini di statica che questa architettura portò con sé, divenendone generalizzato l'uso nel secolo XIII. Rispetto alla vetrata romanica i colori sono più scuri, i pezzi di vetro più piccoli, i soggetti si moltiplicano e comprendono più scene per finestra. Famose in tutto il mondo sono le vetrate della cattedrale di Chartres: eseguite fra il 1150 e il 1240 occupano una superficie complessiva di circa 7000 metri quadrati, per un totale di 176 finestre.
Di grande interesse anche la cattedrale di Notre Dame e la Sainte-Chapelle a Parigi, dove la vetrata gotica incontra la sua massima espressione. In Italia invece l'uso di decorare le finestre delle chiese con vetrate figurative è un fenomeno di importazione, giunto attraverso l'affermarsi dello stile gotico.

Per la realizzazione delle vetrate del duomo di Milano, uno dei maggiori cicli esistenti in Italia, molti maestri vetrai furono fatti venire dalla Germania e dai paesi fiamminghi. Una vetrata autoctona è quella veneziana a rulli (dischi).Col prevalere dello stile rinascimentale, più sensibile alle rese prospettiche e ai volumi, la vetrata si adattò facendo sempre più uso della pittura. Una delle tecniche che iniziano a prendere piede in questo periodo è la grisaglia, utilizzata a partire dal XV secolo. Si tratta di uno smalto composto da ossido di rame e da un fondente utilizzato per realizzare sfumature e dare corpo a figure e decorazioni.
Con l'avvento del protestantesimo (e la conseguente iconoclastia) e della Controriforma inizia per le vetrate un periodo di declino. A partire dalla Svizzera si diffonde l'uso di piccoli pannelli decorativi di carattere laico, soprattutto stemmi, che ornano le finestre delle case. L'uso del diamante al posto del ferro arroventato permette tagli più arditi. Ma con il passare degli anni si assiste a una perdita di originalità.
Nel periodo barocco l'interesse per la vetrata diminuisce ulteriormente: la conoscenza delle tecniche si è persa tanto che nessuno è più in grado di eseguire i restauri. Solo alla fine del XIX secolo in Inghilterra, grazie alla corrente del Neogotico, in particolare per interesse dei pittori inglesi William Morris e sir Edward Burne-Jones rinasce l'interesse per le vetrate, ma per avere risultati di pregio bisognerà aspettare almeno un ventennio. Si tratta di vetrate per lo più di carattere laico, che ornano gli edifici neogotici.


ART NOUVEAU EPOCA MODERNA



storia della vetrata artistica

A Venezia a metà Ottocento il vetraio muranese Pietro Bigaglia adorna la sua casa con delle vetrate che alternano rulli filigranati di sua produzione a parti in vetro colorato e trasparente. In Europa con l'Art Nouveau e il Liberty, la vetrata ha il suo grande rilancio, sviluppando forme e cromatismi nuovi. Negli Stati Uniti, Louis Comfort Tiffany rinnova profondamente la vetrata sia dal punto di vista iconografico che tecnico, introducendo l'uso di vetri opachi, fatti produrre da lui stesso, e sostituendo il profilato in piombo con un nastrino di rame. Artisti come Antoni Gaudì, Mackintosh e Frank Lloyd Wright ne rinnovano profondamente l'aspetto formale.
Dopo una parziale decadenza nel secondo dopoguerra in cui ci si occupa soprattutto di restauri, ha fatto seguito una rinascita, con innovazioni che riguardano sia il piano formale che quello tecnico. Ricordiamo solo Chagall, le Corbusier e Anzolo Fuga. Dopo decenni di arredamento spoglio e minimalista l'uso della vetrata come decoro della propria abitazione è in rapida espansione.